Brindisi: SNIM e NWF : la città alla paralisi
lunedì 3 giugno 2013
Ancora una volta registriamo il caos nel centro storico di Brindisi a causa dello SNIM e dei preparativi del NWF, per cittadini e visitatori venuti da fuori.
Approcciarsi al centro storico di Brindisi, in questi giorni, è quasi impossibile, per le auto, abbastanza complicato per i pedoni, soprattutto per carrozzini e disabili.
La localizzazione, a nostro parere, sbagliata e le dimensioni esorbitanti degli stand hanno reso le vie più belle e simbolo della città invivibili. Percorriamo insieme le vie più belle di Brindisi.
Si parta da p. Vittoria, dove la piazza viene completamente deturpata da megalomani strutture in legno che hanno privato i cittadini di uno spazio così importante e già da diverse settimane, con gravi difficoltà di viabilità pedonale (cosa che se riesci a rimanere illeso sei fortunato).
Si proceda poi per via Duomo che, delle storiche mura del 1500, di p. Sottile de Falco e di palazzo Nervegna, non ha più nulla visto che le stesse sono state coperte da enormi pannelli di legno di orrenda colorazione.
Ci si immetta poi in p. Duomo dove , in maniera irriverente nei confronti di una splendida basilica, un palazzo arcivescovile, una biblioteca arcivescovile, sono state coperte gran parte delle mura anche qui con enormi pannelli di legno.
Si giunga poi "giù alla marina" per trovarsi di fronte stand giganteschi che impediscono la meravigliosa visione del porto che, dalla fine di via Montenegro, regala in tempi normali, uno scorcio di belvedere incredibile.
Percorrendo il lungomare, prima di giungere ad un cumulo di ferraglie e sabbia-terra dei lavori non ancora terminati su p. Vittorio Emanuele, ti trovi di fronte barche da miliardari di lunghezza e lusso incredibile che mai un cittadino brindisino, tranne pochissimi eletti che la barca già l'hanno, potrà permettersi.
Insomma un grande guazzabuglio di disorganizzazione e di incompetenza amministrativa.
Ci credo che Brindisi abbia rinunciato alla candidatura a capitale europea della cultura, se il patrimonio artistico-culturale viene deturpato in questo modo.
Sarebbe stato molto meglio lasciare la vecchia localizzazione, per lo SNIM, i padiglioni di S. Apollinare, a poca distanza dal centro, dotati di immenso parcheggio, ed attivare nel contempo le tanto famose e sbandierate "corriere del mare" per coloro che avessero voluto godersi la tranquillità e la bellezza del centro storico, compreso il lungomare.
Riguardo il nwf poteva essere ridimensionato, viste le ridotte dimensioni del perimetro del centro storico, e dislocare alcuni stand nei quartieri che attendono ancora quel coinvolgimento culturale tanto sbandierato in campagna elettorale.
Insomma va bene "fare" ma non "stra-fare".
Come redazione Brindisiin, rimaniamo una voce fuori dal coro nel panorama degli organi d'informazione cittadina che si limitano ad un copia-incolla dei comunicati celebrativi del Comune, che esaltano solo i numeri infischiandosene della qualità. Chiudiamo affermando che fino alla fine di giugno, finchè l'impazzimento generale sarà concluso, meglio tenersi lontani dal centro storico. Poi sarà tempo di bilanci a livello economico su quanto è costata realmente questa operazione “Giugno” ai cittadini e sul rapporto costi/benefici. Non a caso proprio a fine giugno il Comune di Brindisi dovrà presentare il Bilancio in Consiglio per essere approvato.
DANIELA D'ALO'
Approcciarsi al centro storico di Brindisi, in questi giorni, è quasi impossibile, per le auto, abbastanza complicato per i pedoni, soprattutto per carrozzini e disabili.
La localizzazione, a nostro parere, sbagliata e le dimensioni esorbitanti degli stand hanno reso le vie più belle e simbolo della città invivibili. Percorriamo insieme le vie più belle di Brindisi.
Si parta da p. Vittoria, dove la piazza viene completamente deturpata da megalomani strutture in legno che hanno privato i cittadini di uno spazio così importante e già da diverse settimane, con gravi difficoltà di viabilità pedonale (cosa che se riesci a rimanere illeso sei fortunato).
Si proceda poi per via Duomo che, delle storiche mura del 1500, di p. Sottile de Falco e di palazzo Nervegna, non ha più nulla visto che le stesse sono state coperte da enormi pannelli di legno di orrenda colorazione.
Ci si immetta poi in p. Duomo dove , in maniera irriverente nei confronti di una splendida basilica, un palazzo arcivescovile, una biblioteca arcivescovile, sono state coperte gran parte delle mura anche qui con enormi pannelli di legno.
Si giunga poi "giù alla marina" per trovarsi di fronte stand giganteschi che impediscono la meravigliosa visione del porto che, dalla fine di via Montenegro, regala in tempi normali, uno scorcio di belvedere incredibile.
Percorrendo il lungomare, prima di giungere ad un cumulo di ferraglie e sabbia-terra dei lavori non ancora terminati su p. Vittorio Emanuele, ti trovi di fronte barche da miliardari di lunghezza e lusso incredibile che mai un cittadino brindisino, tranne pochissimi eletti che la barca già l'hanno, potrà permettersi.
Insomma un grande guazzabuglio di disorganizzazione e di incompetenza amministrativa.
Ci credo che Brindisi abbia rinunciato alla candidatura a capitale europea della cultura, se il patrimonio artistico-culturale viene deturpato in questo modo.
Sarebbe stato molto meglio lasciare la vecchia localizzazione, per lo SNIM, i padiglioni di S. Apollinare, a poca distanza dal centro, dotati di immenso parcheggio, ed attivare nel contempo le tanto famose e sbandierate "corriere del mare" per coloro che avessero voluto godersi la tranquillità e la bellezza del centro storico, compreso il lungomare.
Riguardo il nwf poteva essere ridimensionato, viste le ridotte dimensioni del perimetro del centro storico, e dislocare alcuni stand nei quartieri che attendono ancora quel coinvolgimento culturale tanto sbandierato in campagna elettorale.
Insomma va bene "fare" ma non "stra-fare".
Come redazione Brindisiin, rimaniamo una voce fuori dal coro nel panorama degli organi d'informazione cittadina che si limitano ad un copia-incolla dei comunicati celebrativi del Comune, che esaltano solo i numeri infischiandosene della qualità. Chiudiamo affermando che fino alla fine di giugno, finchè l'impazzimento generale sarà concluso, meglio tenersi lontani dal centro storico. Poi sarà tempo di bilanci a livello economico su quanto è costata realmente questa operazione “Giugno” ai cittadini e sul rapporto costi/benefici. Non a caso proprio a fine giugno il Comune di Brindisi dovrà presentare il Bilancio in Consiglio per essere approvato.
DANIELA D'ALO'
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