A Ostuni (BR) il secondo raduno nazionale Plastic Free Onlus
lunedì 16 settembre 2024
Tre giorni, dal 13 al 15 settembre, interamente dedicati all'ambiente a cui hanno partecipato oltre duecento referenti provenienti da tutta Italia. Si è svolto a Ostuni (BR), nel camping Il Pilone, il secondo raduno nazionale di Plastic Free Onlus, l'organizzazione di volontariato impegnata nel contrastare l'inquinamento da plastica presente oggi in 31 Paesi nel mondo. Un'occasione importante per riflettere sul lavoro svolto sinora e per parlare dei progetti futuri dell'associazione nata nel 2019 e che quest'anno ha raggiunto traguardi significativi: oltre 4 milioni di chili di plastica e rifiuti rimossi dall'ambiente, 250 tartarughe marine salvate e rimesse in mare e circa 3mila tartarughine accompagnate alla nascita, circa 250mila studenti sensibilizzati e quasi 7mila appuntamenti svolti in tutta Italia.
"Plastic Free è nata come un progetto, un sogno se vogliamo, e oggi è una grande e bellissima realtà. – ha spiegato Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free - Una rete di persone a cui sta a cuore la natura e il futuro del Pianeta, che investe il proprio tempo e la propria energia contro l'inquinamento da plastica, impegnandosi in tutte le nostre attività. Tanto abbiamo fatto in questi anni, ma c'è ancora molto da fare. La nostra missione, entro il 2030, è ridurre l'utilizzo di plastica, in particolare quelle monouso, sensibilizzando 1 miliardo di persone in tutto il mondo. Un traguardo ambizioso che sono certo raggiungeremo grazie al lavoro di tutti".
Durante il meet up, il prof. Ennio Tasciotti (direttore del Comitato Scientifico di Plastic Free nonché founder e director dello Human Longevity Program dell'IRCCS San Raffaele di Roma) ha tenuto una interessante lezione sull'impatto della plastica sulla vita e la salute umana. Tanti i momenti di confronto e approfondimento tra i volontari provenienti dalle diverse regioni italiane, con sfide sportive e momenti ricreativi. Nell'occasione è stata ufficializzata la nomina a Segretario Generale di Plastic Free Onlus di Margherita Maiani, già vicereferente regionale nel Lazio, da anni attiva nel volontariato ambientale e impegnata nella divulgazione per il Terzo Settore.
Oggi Plastic Free conta oltre 1.100 referenti e oltre 260mila volontari in tutta Italia ma è presente anche nel resto del mondo in diversi paesi tra cui Spagna, Francia, Germania, India, Kenya, Olanda, Svizzera, Nuova Zelanda e tanti altri. Una rete sempre più grande e impegnata concretamente in ogni angolo del pianeta nel contrastare i danni dell'inquinamento da plastica che intaccano ogni giorno oceani, foreste, fiumi e laghi.
Ulteriori info su www.plasticfreeonlus.it
Si stima che ogni anno una persona utilizzi circa 700 buste di plastica. Un totale di 5 trilioni su scala globale che poi finiscono, inevitabilmente, nell'ambiente provocando danni incalcolabili. Per questo, anche quest'anno, il 12 settembre si celebra la Giornata internazionale senza sacchetti di plastica. Un'iniziativa nata nel 2009, dall'idea della Marine conservation society, un'associazione con l'obiettivo di salvaguardare gli oceani e i mari, e sostenuta da Plastic Free Onlus, organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare in tutto il mondo l'inquinamento da plastica.
"Una busta di plastica – spiega Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus - pesa circa 1 grammo e può finire facilmente nell'ambiente impiegando fino a 1.000 anni per degradarsi. Un dato allarmante su cui non basta riflettere in questa giornata, pur così importante. È indispensabile, invece, cambiare radicalmente le nostre abitudini, imparando a utilizzare quasi esclusivamente sacchetti in tessuto, riciclabili e riutilizzabili all'infinito, o biodegradabili. Solo così potremo salvaguardare la natura".
I sacchetti di plastica contribuiscono ad aumentare l'inquinamento soprattutto per quanto riguarda gli ambienti marini. Lo sanno bene i volontari di Plastic Free che attraverso le pulizie ambientali, periodicamente portano via i rifiuti che arrivano dal mare: "La plastica nei mari è ormai una presenza costante. Molta si disperde nell'acqua e viene ingerita da pesci e tartarughe marine, spesso causandone la morte – prosegue il Presidente di Plastic Free Onlus – Altra arriva a riva ricoprendo le nostre spiagge. Tutto questo ha conseguenze devastanti per l'ambiente e per la nostra salute, la presenza di microplastiche nel nostro organismo è ormai accertata ed è evidente che non si possa continuare così".
Nonostante in Italia sia in vigore l'obbligo normativo di utilizzare sacchetti realizzati con materiali biodegradabili, l'uso della plastica è purtroppo ancora molto diffuso. Per questo la Giornata internazionale senza sacchetti di plastica vuole sensibilizzare le persone sul tema e ricordare a tutti quanto una scelta così semplice possa contribuire a salvare il Pianeta.
Utilizzare borse in tessuto, inoltre, è decisamente più comodo in quanto si tratta di sacchetti resistenti e dalla durata praticamente infinita. Ma non è solo il sacchetto della spesa a rappresentare un problema; la plastica è presente ovunque: dagli imballaggi del cibo alle bustine per conservare gli avanzi. Anche in questi casi esistono alternative valide e non "usa e getta": ad esempio barattoli e contenitori in vetro, sacchetti riutilizzabili, bustine in carta. "Per ridurre l'uso della plastica nelle nostre vite occorre ripensare alla quotidianità – conclude Luca De Gaetano (Plastic Free) – preferendo prodotti sfusi o con packaging ridotto o in carta, evitare l'utilizzo eccessivo di bottiglie d'acqua in plastica e preferire, ove possibile, prodotti biodegradabili e riciclabili".
Ulteriori info su www.plasticfreeonlus.it
"Plastic Free è nata come un progetto, un sogno se vogliamo, e oggi è una grande e bellissima realtà. – ha spiegato Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free - Una rete di persone a cui sta a cuore la natura e il futuro del Pianeta, che investe il proprio tempo e la propria energia contro l'inquinamento da plastica, impegnandosi in tutte le nostre attività. Tanto abbiamo fatto in questi anni, ma c'è ancora molto da fare. La nostra missione, entro il 2030, è ridurre l'utilizzo di plastica, in particolare quelle monouso, sensibilizzando 1 miliardo di persone in tutto il mondo. Un traguardo ambizioso che sono certo raggiungeremo grazie al lavoro di tutti".
Durante il meet up, il prof. Ennio Tasciotti (direttore del Comitato Scientifico di Plastic Free nonché founder e director dello Human Longevity Program dell'IRCCS San Raffaele di Roma) ha tenuto una interessante lezione sull'impatto della plastica sulla vita e la salute umana. Tanti i momenti di confronto e approfondimento tra i volontari provenienti dalle diverse regioni italiane, con sfide sportive e momenti ricreativi. Nell'occasione è stata ufficializzata la nomina a Segretario Generale di Plastic Free Onlus di Margherita Maiani, già vicereferente regionale nel Lazio, da anni attiva nel volontariato ambientale e impegnata nella divulgazione per il Terzo Settore.
Oggi Plastic Free conta oltre 1.100 referenti e oltre 260mila volontari in tutta Italia ma è presente anche nel resto del mondo in diversi paesi tra cui Spagna, Francia, Germania, India, Kenya, Olanda, Svizzera, Nuova Zelanda e tanti altri. Una rete sempre più grande e impegnata concretamente in ogni angolo del pianeta nel contrastare i danni dell'inquinamento da plastica che intaccano ogni giorno oceani, foreste, fiumi e laghi.
Ulteriori info su www.plasticfreeonlus.it
Si stima che ogni anno una persona utilizzi circa 700 buste di plastica. Un totale di 5 trilioni su scala globale che poi finiscono, inevitabilmente, nell'ambiente provocando danni incalcolabili. Per questo, anche quest'anno, il 12 settembre si celebra la Giornata internazionale senza sacchetti di plastica. Un'iniziativa nata nel 2009, dall'idea della Marine conservation society, un'associazione con l'obiettivo di salvaguardare gli oceani e i mari, e sostenuta da Plastic Free Onlus, organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare in tutto il mondo l'inquinamento da plastica.
"Una busta di plastica – spiega Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus - pesa circa 1 grammo e può finire facilmente nell'ambiente impiegando fino a 1.000 anni per degradarsi. Un dato allarmante su cui non basta riflettere in questa giornata, pur così importante. È indispensabile, invece, cambiare radicalmente le nostre abitudini, imparando a utilizzare quasi esclusivamente sacchetti in tessuto, riciclabili e riutilizzabili all'infinito, o biodegradabili. Solo così potremo salvaguardare la natura".
I sacchetti di plastica contribuiscono ad aumentare l'inquinamento soprattutto per quanto riguarda gli ambienti marini. Lo sanno bene i volontari di Plastic Free che attraverso le pulizie ambientali, periodicamente portano via i rifiuti che arrivano dal mare: "La plastica nei mari è ormai una presenza costante. Molta si disperde nell'acqua e viene ingerita da pesci e tartarughe marine, spesso causandone la morte – prosegue il Presidente di Plastic Free Onlus – Altra arriva a riva ricoprendo le nostre spiagge. Tutto questo ha conseguenze devastanti per l'ambiente e per la nostra salute, la presenza di microplastiche nel nostro organismo è ormai accertata ed è evidente che non si possa continuare così".
Nonostante in Italia sia in vigore l'obbligo normativo di utilizzare sacchetti realizzati con materiali biodegradabili, l'uso della plastica è purtroppo ancora molto diffuso. Per questo la Giornata internazionale senza sacchetti di plastica vuole sensibilizzare le persone sul tema e ricordare a tutti quanto una scelta così semplice possa contribuire a salvare il Pianeta.
Utilizzare borse in tessuto, inoltre, è decisamente più comodo in quanto si tratta di sacchetti resistenti e dalla durata praticamente infinita. Ma non è solo il sacchetto della spesa a rappresentare un problema; la plastica è presente ovunque: dagli imballaggi del cibo alle bustine per conservare gli avanzi. Anche in questi casi esistono alternative valide e non "usa e getta": ad esempio barattoli e contenitori in vetro, sacchetti riutilizzabili, bustine in carta. "Per ridurre l'uso della plastica nelle nostre vite occorre ripensare alla quotidianità – conclude Luca De Gaetano (Plastic Free) – preferendo prodotti sfusi o con packaging ridotto o in carta, evitare l'utilizzo eccessivo di bottiglie d'acqua in plastica e preferire, ove possibile, prodotti biodegradabili e riciclabili".
Ulteriori info su www.plasticfreeonlus.it
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