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Bepi Di Giulio chiede un governo civico d'emergenza

giovedì 12 aprile 2012
Io, CITTADINO, bepi (giuseppe) di giulio, chiedo l’elezione di un governo civico di emergenza, eletto democraticamene.

In mancanza di partiti capaci di fare politica e di lavorare nell’interesse dei cittadini, in considerazione del pericolo di un loro ritorno senza che nulla sia cambiato e in presenza di affermazioni scandalose ed allarmanti che dimostrano un’ulteriore degenerazione, se ancora possibile, della mala-politica .

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia, Brindisi, 11.04.2012, pagina 2, articolo intitolato: “Si collaboriamo ma hanno fallito. L’intesa con Fitto un esempio di responsabilità”. Domanda a Rocco Palese capogruppo Pdl, “La scintilla e’ scoccata ad agosto, quando l’EX ministro Fitto e Vendola hanno raggiunto l’intesa per sbloccare le risorse europee nell’ambito del Piano Sud. E’ così? Risposta. Questo è stato un segno di maturità di entrambi nell’esclusivo interesse della Puglia. Hanno per un attimo accantonato polemiche e divisioni ………… E’ stato una collaborazione istituzionale nell’interesse del territorio accolta dallo straordinario consenso della gente”. Non analizzo l’articolo, ma tento di interpretarlo: un PRIVATO CITTADINO ha il potere di bloccare fondi da utilizzare per il bene pubblico ed un AMMINISTRATORE PUBBLICO democraticamente ELETTO, anzicchè denunciare il fatto, raggiunge una intesa e collabora con lui: questo e’gravissimo!

Il fatto che NOI CITTADINI non denunciando tutti i fenomeni di malcostume e degrado della mala-politica, significa che il livello del nostro senso ed orgoglio civico e’ bassissimo, quasi di non ritorno.

Ed è proprio per questo, che ritengo che nessun candidato sindaco, supportato da larghe coalizioni partitiche e sostenuto da innumerevoli liste civiche, con i loro 32 rappresentanti, segno di pseudo - democrazia, non dovrebbe andare al governo della NOSTRA CITTA”.

Invito quindi i candidati sindaci: Giovanni Brigante, Riccardo Rossi e Roberto Fusco in pizzeria per discutere del NOSTRO (CITTADINI) BENE COMUNE, tralasciando qualsiasi diversità programmatica, di ambizioni e/o qualsiasi altro fine che è al di sopra dell’ INTERESSE CIVICO. Brindisi muore, diamole un’altra possibilità. Aspettare ancora potrebbe essere molto pericoloso. Chi non farà un passo indietro, sia i candidati, che il loro elettorato, dovrà prendersi tutte le responsabilità di quello che potrebbe accadere.

Invito inoltre i suddetti candidati , nel caso trovassero un accordo a:
• Dare un’indicazione all’elettorato sul nome di almeno 17 candidati consiglieri comunali da votare.
• Dare i nomi degli assessori e le loro esperienze lavorative.
• Rimettere il loro mandato ogni sei mesi per la valutazione del loro operato. Le modalità e sono da concordare.

Fare 1 passo indietro oggi significherebbe farne 3 in avanti domani.

Nel caso non si trovasse un accordo, io non andrò a votare ed inizierò la campagna: NON VOTO, PERCHE? ……….. e per una democrazia diretta. E’ l’unico segno di vita civile che mi rimane!

UN CITTADINO che vuole un vero cambiamento


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