BRINDISI - In attesa che la nuova Amministrazione Comunale “targata” Mimmo Consales, al di là della recente conferenza stampa del primo cittadino sui deficit di bilancio ( rivenienti a suo dire, tra l’altro, da cattive gestioni della precedente Amministrazione) e di una ordinanza che ha già stabilito la riapertura dei corsi ( decisione apertamente contrastata da molti cittadini), fornisca risposte ben precise sui problemi dei cittadini e del territorio, nella nostra città si sta sempre più consolidando un dato di fatto, che nessuno può smentire o sottovalutare, neanche quella politica che viene, giustamente, tirata in ballo.
I cittadini brindisini , attraverso il radicamento e l’impegno quotidiano ( con orgoglio e molta determinazione) d movimenti, comitati ed associazioni, sono sempre più portatori di istanze, di iniziative, di proteste che dovrebbero anche essere “patrimonio” di una politica che, invece, sembra sempre più impantanata su attendismo, dubbi e paure.
Cosa rimproverano i cittadini brindisini alla politica del nostro territorio, e non è questione di destra, sinistra, centro, di amministrazione comunale, provinciale o regionale? Di non aver ( saputo…. potuto…. beh,,,, il discorso sarebbe lungo e complesso ) contrastato i “poteri forti” delle grandi multinazionali, insomma di chi è sceso… nel nostro territorio con il ruolo assoluto di “colonizzatore”
Decidere, colonizzare, concordare, agire…. fregandosene dei cittadini, delle loro reali esigenze, dei loro diritti, della loro salute. E quando parliamo di salute….. inevitabilmente il pensiero va all’Enel, a quelle Centrali a Carbone che, nelle parole dei dirigenti della Multinazionale, dovevano coniugare salute e occupazione, ma nella realtà hanno creato solo danni al territorio, in termini di economia e soprattutto….. morti.
Dicevamo dei cittadini, delle associazioni e i movimenti che, nel caso specifico, non ci stanno all’arroganza di chi non ha avuto e non ha rispetto delle risorse del territorio, di chi, dunque, già in un progetto di politica industriale improvvisamente partorita e consolidata negli anni 70, ha avuto la complicità e l’accondiscenza di un sistema politico-imprenditoriale già malato.
Emblema di questa ribellione decisa come non mai, l’iniziativa “ NO AL CARBONE fa luce su ENEL” che si è tenuta nei giorni scorsi in Piazza Vittoria a Brindisi ed organizzata naturalmente dal movimento NO AL CARBONE
Un movimento, NO AL CARBONE, che sicuramente da fastidio a qualcuno… ma ha avuto indubbiamente il merito, in questi ultimi anni, di portare avanti una battaglia mettendo sul tavolo dati certi, inequivocabili.
No AL CARBONE, come altri movimenti che sono praticamente espressione della coscienza civica ( Brindisi Bene Comune, Terra Nostra, Lega Ambiente, Medicina Democratica, Forum Ambiente e Salute, ecc…) ha sempre chiesto ai dirigenti Enel un confronto cercato solo da una parte, sempre rifiutato dall’altra.
Ed allora il miglior confronto è quello con i cittadini, per far luce, attraverso gli interventi di chi non ha mai avuto la paura di raccontare la verità. Come il Presidente Nazionale GREENPEACE Andrea Boraschi, che appunto intende dare ulteriori informazioni, spiegazioni, sui danni procurati alla comunità brindisina dalla Multinazionale ENEL.
“ L’Enel ha denunciato e portato in tribunale GREENPEACE e per quale motivo? Per una battaglia che noi conduciamo da molti anni, per il fatto di aver reso noti dei dati, dal 2005 al 2009, che non possono essere contrastati - ha dichiarato Boraschi “. Evidentemente la verità fa molto male….
Dalle parole accorate di Boraschi traspare tutta la rabbia, la determinazione nel far capire maggiormente, se ce ne fosse ancora bisogno, ad una piazza gremita, quanto abbiano influito, su una situazione che è peggiorata di molto, gli accordi e legami con uno Stato accondiscende.
“ L’Enel ha sempre…. tirato diritto in questo territorio, incurante dei possibili danni alla salute di una centrale a carbone e con quella arroganza derivante dal consolidare i propri interessi ad ogni costo, con il sostegno di uno Stato completamente assente . e colpevole. Non dimentichiamo che il Ministero del Tesoro è in possesso del 31% di quote partecipative”.
Ma la parte più interessante… deve ancora arrivare, quando vengono sviscerati i numeri delle imperdonabili colpe dell’ENEL sul territorio brindisino : “ La Centrale a Carbone : Federico II è l’impianto più inquinante d’Italia ed è al diciottesimo posto tra i siti più inquinanti in Europa. . Il danno apportato al territorio brindisino è quantificabile in 700 milioni di euro all’anno, in sostanza una cifra maggiore rispetto ai ricavi ottenuti dalla produzione e dalle attività”.
Quello che continua a chiedersi la gente, sbigottita di fronte a certi dati che per qualcuno sono pura invenzione…… è : ma è possibile che nessun dirigente si sia accorto del Disastro causato, dei tanti morti per patologie tumorali dati in pasto al Dio Danaro ?
I nostri amministratori, al Comune e alla Provincia, che si sono susseguiti in questi anni, hanno cercato di chiedere le “famigerate” convenzioni energetiche, invano… ma a quale prezzo? Quello di aver sopportato, come risulta proprio da una ricerca di GREENPEACE in questi ultimi anni, 119 morti premature all’anno?
All’iniziativa, coordinata da Donato Mancino e dall’ing. Riccardo Rossi di NO AL CARBONE( lo ricordiamo, tra l’altro candidato sindaco nelle ultime amministrative nella lista civica Brindisi Bene Comune) ha partecipato anche l’avv. Vincenzo Farina, che sta tutelando i diritti del Comitato degli Agricoltori seriamente danneggiati dalla Centrale a Carbone di Cerano.
I contadini, gli agricoltori di Cerano non possono più avere l’acqua potabile per colpa del nastro trasportatore della Centrale, danno gravissimo se pensiamo anche ai dati raccolti da NO AL CARBONE e GREENPEACE che “parlano” di 400 ettari di terreno “interdetto alla coltivazione”.
E’ mai possibile questo? Purtroppo , ancora una volta, altri interessi calpestano chi, grazie alle proprie, umili risorse, deve campare….. E continuamo a sciovinare altri dati sull’ “ Enel Killer del Clima”, come scritto nella campagna di GREENPEACE : 13 milioni di tonnellate di C02, 7300 tonnellate di ossidi di azoto, 6540 tonnellate di ossidi di zolfo
L’intervento conclusivo di Riccardo Rossi, che da molti anni si batte per la tutela dell’ambiente e della salute, è in linea con la stanchezza e la rabbia dei cittadini brindisini, un invito deciso, soprattutto alla nuova Amministrazione Comunale di Centro Sinistra guidata da Mimmo Condales, ad andare a sbattere i pugni al tavolo dell’Enel, con convinzione e senza ambiguità. “ Da anni questo territorio, martoriato da danni ambientali e da una politica sbagliata, , aspetta le firme su queste benedette convenzioni…. Sarebbe opportuno che il sindaco Mimmo Consales, oltre a complimentarsi con l’ENEL del successo della squadra di basket che viene sponsorizzata, insista, sbattendo i pugni, nel chiederle, senza se e senza ma, nell’interesse di un territorio che non sopporta più di essere colonizzato e di sentirsi proporre, tra l’altro, “ la trasformazione della Centrale Edipower, in un termovalorizzatore.”.
Insomma, questo è il quadro di una situazione devastante, ma che può ancora essere risolta, prima che sia troppo tardi…. Ci vuole l’impegno di tutte le istituzioni, locali e regionali, e il buon senso…. quello che è mancato sinora ad una grossa multinazionale che non ha voluto sinora bene ai cittadini brindisini…..
Ma nella vita, come si dice…. non è mai troppo tardi e noi ci auguriamo, come ha detto anche Andrea Boraschi, che la voglia quantomeno del confronto spinga qualcuno a fare dei passi indietro….
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