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Me ne vado non mi meritate

giovedì 19 aprile 2012
Lettera aperta del porto dalla testa di Cervo ai cittadini ed ai loro amministratori

ME NE VADO: VOI NON MI MERITATE

Tra porto, avamporto, retro-porto o interporto, fuori-porto e dintorni non ci capisco più niente. Io sono nato porto, e porto voglio rimanere: il più bello e sicuro del mondo. Voi non sapete più cosa fare di me, e credo che non mi vogliate nemmeno più bene. Ne ho abbastanza di stare attaccato alle sottane della mamma, mollo tutto. Uno come me, bello, lavoratore e con un fisico da culturista, di lavoro ne trova a bizzeffe.

Voi continuate a farvi prendere in giro da tutti, Roma, Regione, Provincia, Comune, Militari, Comunità Europea, ONU e tutti i vostri male-politicanti-amministratori, io sono più furbo di voi, mi voglio bene, mi informo ed analizzo. Io, di pseudo parlamentari-consiglieri-vostr-provinciali-locali-regionali ne ho visti e sentiti sin troppi.
Nella trappola per polli che cercavano di tendermi, io non ci cado. Mi avete già imbrogliato troppe volte per ricascarci. Di promesse ne son piene le mie acque. Io non aspetto che le pere cadano; io, le pere, le raccolgo. Leggete e capirete perché me ne vado dicendovi ciao ed ad majora.

Punto 1. Ho sentito che la Marina Militare vorrebbe vendere il MIO Castello Alfonsino al migliore offerente. Ma sono pazzi! Sono andato ad informarmi. Sentite, sentite che cosa ho scoperto. La vostra Benemerita Marina Militare (BMM) con il consenso di Roma, ladrona, ha costituito una società “DIFESA SERVIZI SPA (difesaservizispa@legalmail.it – CF 11345641002)” con un consiglio di amministrazione (pagato da chi?). Tra le varie righe dell’oggetto sociale si legge: “Gestione economica, esclusa l‘alienazione, degli immobili e dei beni patrimoniali per i quali sia stato conferito apposito mandato …..”. Io questo linguaggio non lo capisco, ma ho le prove che, credo non più di tre anni fa, a Cannes (Francia), in occasione di un incontro dove si promuovevano acquisti immobiliari, la nostra BMM ha presentato una brochure che prevedeva l’alienazione di molti immobili ed aree in varie parti di Italia: tra queste, il MIO Castello Aragonese.

Punto 2. Programma elettorale di una lista (tra virgolette):“Per consolidare (mi chiedo consolidare che cosa, se non mi sono rimasti nemmeno gli occhi per piangere, e se piango, le lacrime diventano nere) la vocazione polifunzionale del porto rivolto alle più ampie direttrici di sviluppo che interessano l’Adriatico, dal Corridoio VIII, e che potranno avere ricadute sia sul preminente ed essenziale traffico merci”. Che belle parole, quasi quasi arrossisco. Che fai, imbrogli prima di iniziare? Purtroppo devo rilevare che:

(1) Il programma neanche specifica il numero di container che passeranno per Brindisi .Quando questo progetto fu presentato alla biblioteca provinciale, qualcuno chiese questo numero e fu risposto: “24 milioni di container al 2025”. Risposta troppo tecnica o insensata o tutte e due insieme?
(2) Il corridoio VIII, conosciuto in passato come dorsale adriatica (nome coniato da C. Signorile (PSI) non fa più parte dei progetti strategici della Comunità Europea.
(3) Il Ministero degli Affari Pubblici, Trasporti e Telecomunicazioni ha pubblicato, su Trasporto Europa - portale del trasporto e logistica il 13/03/12, che ‘Il 30 gennaio 2009 il governo Albanese ha stanziato 1,3 Miliardi di euro, per un nuovo terminal container a Valona e ha concesso la costruzione e la gestione per 35 anni alla società ZUMAX (che costruirà anche un nuovo aeroporto nelle vicinanze). Il nuovo scalo marittimo sarà uno dei più grandi del Mediterraneo e i suoi fondali si aggirano sui 20m. Il governo Albanese provvederà ai raccordi su strada e ferroviari. Intorno all’area sorgerà una zon a franca industriale (478.14 ettari)’.
(4) Lista prioritaria per accesso a fondi europei (inclusa anche nel Decreto Salva-Italia – progetto approvato). Costituzione dei porti NAPA (North Adriatic Port Association): Venezia, Trieste, Ravenna, Capodistria e Fiume. I porti del Nord Adriatico implementeranno i propri progetti di sviluppo e le loro connessioni ferroviarie per costituire uno dei punti di accesso dell’Europa con il resto del mondo.
(5) Brindisi non appare nella lista dei “pre-identified project on the “core network in the field of transport” Corridoio Baltico comprende: Bologna, Roma, Napoli, Bari (capolinea per i traffici diretti verso il Mediterraneo Orientale. Inizio lavori per la colmata Marisabella – Interporto, accordo con FS per scalo intermodale per integrazione porto ed interporto), Napoli, Palermo e La valletta.
(6) Corridoio, Genova-Rotterdam: ….Genova – Milano/Novara……..Collegamento Italia-Asia: La compagnia coreana Hanjin Shipping tocchera’ i porti dell’alto adriatico di Triste, Koper e Rijeka…

Dal Quotidiamo on-line degli operatori e gli utenti del trasporto (7 febbraio 2012): Entro il 2015 dovranno essere conformi (porti e in-land terminal) ad ERTMS (Controllo automatico di distanziamento assicurando maggiore sicurezza e velocita’- valido su tutte le ferrovie europee): Genova, Milano, Novara, Padova, Trieste, e Verona. Entro il 2020 Bari, Bologna, Gioia Tauro, La Spezia, Napoli, Roma, Taranto e Venezia.
Ed io, porto di Brindisi dove sono? Come è possibile che nessuno mi consideri? Mi considera solo la Grimaldi? Quanto mi pagherà? Spero non quanto mi paga l’ENEL per tonnellata di carbone!

ANCHE VOI DELLA REGIONE, come la Provincia (viva ancora per poco), NON MI VOLETE PIU’ BENE, ammesso che me lo abbiate mai voluto? Comunque sentite queste! Sig. Minervini (ANSA-Bari, 14 Marzo, testo tagliato): “ L’obiettivo è ricucire le maglie del sistema ferroviario con i porti pugliesi. In seguito alla sospensione di alcuni convogli ………….il servizio sarà riattivato il 19 Marzo con 3 coppie di treni. La Puglia è (quale citta’?) la prima regione del mezzogiorno per traffico di merci su ferro con oltre 120 treni cargo alla settimana, 1 M Ton in partenza e 800 M Ton in arrivo (non sembrerebbe un buon bilancio per l’economia locale) a cui si aggiungono merci di operatori privati (Gts, Ferrotramviaria e Lotras). Stiamo compiendo un massiccio investimento sulle infrastrutture: 200 M per la piastra logistica del porto di Taranto, 35 M per il suo collegamento con la ferrovia, 90 M per l’ampliamento dell’interporto di Bari e 10 M per la piastra dell’Incoronata a Foggia. (E non contento) Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione”. Un nuovo grazie per avermi aiutato sig. Minervini, la vostra visione e programmazione mi commuove.

Programma della Regione Puglia, sbandierato come “il Salva Brindisi”, che l’ex-sempre-ragazzo-con-orecchino punti al posto di premier? Lui vi dice che:“Il Programma regionale “Puglia Corsara” - Programma per le infrastrutture strategiche e della piattaforma logistica della Puglia - coerentemente con quanto sopra scritto, prevede tra gli obiettivi prioritari il collegamento Bari-Napoli, “che vuole sanare una frattura e ricomporre un dialogo tra i due mari, (che poetico. Quasi-quasi rimango) il Tirreno e l’Adriatico”, e parla esplicitamente della “direttrice Adriatica passando per il nodo ferroviario di Bari, il porto di Taranto e di Brindisi”. Ho letto il documento di Puglia Corsara, che non solo non è stato mai presentato a chi dovrebbe finanziarlo, ma che non sarà finanziato per motivi strategici - economici, Legge Salva Italia. Comunque, dato quello che ho scritto in precedenza, il progetto PUGLIA a 3 pistoni, Bari, Lecce e Taranto, non avrebbe alcun senso farlo. Brindisi è fuori dai giochi! Sconsiglio anche di leggerlo per la sua pesantezza, mancanza di logica e un utilizzo di parole messe una accanto all’altra senza il minimo senso. Insomma fumo negli occhi e tanta, tanta fantasia.

Come ha detto sempre il Sig. Minivervini (ma quanto parla e viaggia) in un incontro con il presidente delle Autorità Portuali della Comunità Europea a Palazzo Nervegna (Febbraio 2012): “Bari e Taranto ne trarranno i maggiori benefici, mentre Brindisi (stando a sud di Bari) ne trarrà ben pochi, comunque vedremo”.

Quotidiano di sabato 31.03.2012. Taranto: la piastra logistica è realtà! Potrà beneficiare di un intervento complessivo pari a 219,14 milioni di euro. I fondi sono stati deliberati dal CIPE nel 2010. Il tutto sarà compiuto entro 5 anni. Nichi Vendola, co-autore/iniziatore di Puglia Corsara, dice che “si può davvero comincicare una storia nuova. Modernizzare il porto (Taranto) e farlo vivere come un grande hub internazionale, e come uno snodo del traffico merci e degli essere umani (sarebbe stato meglio dire passeggeri?) e del Mediterraneo, significa cambiare la storia economica di Taranto, della Puglia e del Sud (cosa centra? Bravo con le parole, ma con i fatti?). Taranto con il suo porto, la sua retroportualita’ e interportualita’ può diventare una delle zone più sensibili ed attrezzate dell’Europa, e per questa via convertire una parte del suo apparato produttivo”. E continua: “ Immaginare il sistema portuale preda di una competizione micro-territoriale, pensare che la competizione piuttosto che istruirci sull’economia-mondo debba spingerci verso atteggiamenti di chiusura identitaria……… Non esistono porti ma un sistema integrato di porti, esiste il porto della Puglia”. Vi ricordo che non tanto tempo fa è stata costituita un’altra organizzazione parassita chiamata: Associazioni dei Porti Pugliesi. Un’altra sigla APP ed altri stipendi? Non potrebbero telefonarsi invece di costruire nuovo uffici?

Non contenti i nostri pseudo-mala-politici tentano di darmi n’atro zuccherino, non sapendo che io so già tutto. Ed è addirittura un sotto-segretario del governo (Mario Ciaccia), che mi informa che: “alla luce di quanto deciso a Brussels, (Brindisini leggete quanto vi ho detto sopra circa i corridoi strategici e giudicate chi vi prende il giro), Taranto rientra nel corridoio che va da Helsinki alla Valletta (Malta). I traffici non potranno limitarsi a passare da Napoli ma giungeranno attraverso Bari e Brindisi fino a Taranto”. Dove sono i fondi per Brindisi? E se prima avevano detto che La Valletta era competenza di Taranto. Ma che credono che io sia nato ieri e che aspetti che le pere cadano?

Inoltre mi chiedo:
1) Le merci potrebbero andare direttamente da Napoli alla Valletta.
2) A Bari hanno l’interporto, quindi sarebbe più logico utilizzare Bari. Utilizzare Brindisi solo per mandare 1 M di Tonnellate di merci a Bari?
3) E lascio perdere, dato che non siete esperti, il significato e le ripercussioni che avrà l’apertura della rotta Nord-Est (artica) dovuta allo scioglimento dei ghiacci del polo nord per i trasporti marittimi!

E ancora non contenti, FreeBrindisi (No 18, 9.03.2012), uno di quelli provinciali, il capo, ha dichiarato: “… Chiedo la convocazione urgentissima di un comitato portuale monotematico per programmare il futuro del porto ….”. Ma da quanto sei alla provincia? Ti sei svegliato solo adesso? Meno male che le parole non sono acqua, altrimenti vi avrei già affogato tanto tempo fa. L’avete eletto voi, mica io!

Credetemi, mi dispiace lasciarvi in questa situazione, ma siete sempre voi ad aver avuto ed avere in mano il vostro futuro e quello dei vostri figli. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico! Purtroppo credo che per voi sia finita: vi vedo mosci e non ricettivi. Vi ho dato tante possibilità, e sono stato tanto paziente. Ho cercato di avvertirvi quando v’imbrogliavano, ma voi siete cocciuti, voi sapete tutto e vi fidate di tutti e tutto, specie dei forestieri e dei malacarne. Ora nella matassa, si fa per dire, ci siete voi e non loro. Vi lascio un’eredità di un valore inestimabile, consigli, idee e suggerimenti. Non dite di non avere progetti e lavoro! Cominciate piano, piano. So che non siete avvezzi a pensare e lavorare come comunità. Non pretendo che lo facciate dall’oggi al domani. Ci sono piccoli interventi che si possono fare oggi e cose che farete dopodomani. Ricordatevi che l’unione e la coesione sociale sono una grande forza. Non aspettate che la pera cada ……., e che qualcuno ve la prenda, è l’ultima rimasta.

Stativi bueno e buona fortuna, il vostro ex-porto dalla testa di cervo.
LONDA LIBERA (info@londalibera.it)



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