PUGLIA : BOCCIA : MELONI RIFERISCA ALLE CAMERE
mercoledì 30 ottobre 2024
.... PAZZALI SI DIMETTA, NON ESISTE AUTOSOSPENSIONE QUANDO SI E' AL VERTICE DI UN'AZIENDA
"Su questa vicenda grave, per certi aspetti allucinante, che riguarda dati rubati, privacy violata, spionaggio industriale e privato voglio esprimere anche a nome del Pd al Presidente del Senato e alla sua famiglia la massima solidarietà, solidarietà che estendiamo a tutte le italiane e a tutti gli italiani che si trovano nelle stesse condizioni della famiglia La Russa. Se c'è un problema grande che pone la società digitale, e cioè quello della tutela della privacy, dobbiamo chiarire che privacy non significa nascondere la vita privata agli altri, ma anche evitare che la vita privata degli altri irrompa dentro quella di ognuno di noi. Quello che è successo a Milano è molto grave e su questo tema non c'è stata una parola, che sia una, da parte del governo. Sono tre giorni che l'opinione pubblica prova a chiedersi e a capire quale sia stato il coinvolgimento nell'attività di dossieraggio degli apparati dello Stato e della sicurezza, ma dal governo non è venuta alcuna parola. Noi vogliamo capire cosa pensa il governo, per questo abbiamo chiesto che la Premier Meloni e i ministri competenti vengano in Aula a riferire. Non è sufficiente dire che i colpevoli saranno puniti, perché in questo caso il problema connesso è la sicurezza delle banche dati sensibili e la questione grave riguarda i dossier predisposti nell'interesse di esponenti politici contro altri esponenti politici, tutti purtroppo rigorosamente di destra, mi riferisco ai committenti". Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, nell'Aula di Palazzo Madama. "Noi chiediamo e ci auguriamo che il centrodestra si unisca a noi in questa richiesta - ha proseguito Francesco Boccia - che Enrico Pazzali si dimetta dalla guida della Fondazione Fiera Milano. Non esiste l'istituto dell'autosospensione quando si è al vertice di un'azienda, di un ente pubblico o di una fondazione. Auspichiamo che la destra tutta unita, a partire da quella milanese che sta provando a fare finta di niente, si unisca a noi nella richiesta di dimissioni di Pazzali e nella richiesta di chiarimenti da parte del governo. Sono convinto che se uniamo le forze facciamo chiarezza su questa vicenda e difendiamo insieme la credibilità delle istituzioni ma anche degli apparati di sicurezza dello Stato, che sono stati a dir poco vulnerati".
"Su questa vicenda grave, per certi aspetti allucinante, che riguarda dati rubati, privacy violata, spionaggio industriale e privato voglio esprimere anche a nome del Pd al Presidente del Senato e alla sua famiglia la massima solidarietà, solidarietà che estendiamo a tutte le italiane e a tutti gli italiani che si trovano nelle stesse condizioni della famiglia La Russa. Se c'è un problema grande che pone la società digitale, e cioè quello della tutela della privacy, dobbiamo chiarire che privacy non significa nascondere la vita privata agli altri, ma anche evitare che la vita privata degli altri irrompa dentro quella di ognuno di noi. Quello che è successo a Milano è molto grave e su questo tema non c'è stata una parola, che sia una, da parte del governo. Sono tre giorni che l'opinione pubblica prova a chiedersi e a capire quale sia stato il coinvolgimento nell'attività di dossieraggio degli apparati dello Stato e della sicurezza, ma dal governo non è venuta alcuna parola. Noi vogliamo capire cosa pensa il governo, per questo abbiamo chiesto che la Premier Meloni e i ministri competenti vengano in Aula a riferire. Non è sufficiente dire che i colpevoli saranno puniti, perché in questo caso il problema connesso è la sicurezza delle banche dati sensibili e la questione grave riguarda i dossier predisposti nell'interesse di esponenti politici contro altri esponenti politici, tutti purtroppo rigorosamente di destra, mi riferisco ai committenti". Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, nell'Aula di Palazzo Madama. "Noi chiediamo e ci auguriamo che il centrodestra si unisca a noi in questa richiesta - ha proseguito Francesco Boccia - che Enrico Pazzali si dimetta dalla guida della Fondazione Fiera Milano. Non esiste l'istituto dell'autosospensione quando si è al vertice di un'azienda, di un ente pubblico o di una fondazione. Auspichiamo che la destra tutta unita, a partire da quella milanese che sta provando a fare finta di niente, si unisca a noi nella richiesta di dimissioni di Pazzali e nella richiesta di chiarimenti da parte del governo. Sono convinto che se uniamo le forze facciamo chiarezza su questa vicenda e difendiamo insieme la credibilità delle istituzioni ma anche degli apparati di sicurezza dello Stato, che sono stati a dir poco vulnerati".
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