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PUGLIA : LEGAMBIENTE : BONIFICA DISCARICHE

venerdì 14 febbraio 2025
PUGLIA : LEGAMBIENTE : BONIFICA DISCARICHE La Regione Puglia, nel settembre 2024, ha dichiarato di aver stanziato 75 milioni di euro per la bonifica di 13 discariche. Era evidente allora, e lo è ancora oggi, che il sistema delle discariche senza un adeguato impegno nella chiusura del ciclo dell'economia circolare è fallimentare. Eppure, a fronte dei deludenti risultati della raccolta differenziata in Puglia, ci ritroviamo a parlare di riapertura di discariche in siti in cui il delicato equilibrio ambientale è già stato compromesso. È il caso di Manduria, inserita nei 13 siti da bonificare e per la quale oggi si parla di riapertura. Se le percentuali di raccolta differenziata non raggiungono i limiti minimi previsti per legge, la soluzione è incentivare la raccolta differenziata. I danni ambientali causati sul territorio pugliese derivano da un sistema mal gestito della raccolta differenziata e non dalla carenza di discariche. Come rilevato nei tanti confronti avuti con gli amministratori delle nostre città, il rifiuto continua a rappresentare un costo importante per il bilancio. Più volte abbiamo segnalato il peggioramento, negli ultimi anni, della qualità delle singole frazioni e la necessità di avviare una seria campagna di "educazione al conferimento". All'indomani della presentazione del Piano regionale dei Rifiuti, Legambiente Puglia si era già detta contraria ad un ulteriore utilizzo di alcuni siti su cui erano evidenti le criticità ambientali. In una regione in cui la risorsa acqua scarseggia non possiamo permetterci in alcun modo il rischio di compromettere le falde acquifere. Vanno rafforzati i processi della raccolta differenziata, implementata l'impiantistica, aumentati i controlli sugli abbandoni.

"Abbiamo più volte ribadito che la gestione del ciclo dei rifiuti deve partire da un cambio di mentalità – sottolinea Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia - Insistere sulla raccolta differenziata significa avere cura del nostro territorio e rendere le discariche l'ultimo tassello del percorso. Comprendiamo il periodo emergenziale, ma va radicalmente e urgentemente modificata la rotta per non rendere inutili gli sforzi di tanti cittadini pugliesi che rispettano le regole e si impegnano quotidianamente per migliorare l'ambiente in cui vivono. Tornare a discutere di discariche ci riporta indietro nel tempo. Non possiamo più permetterci di continuare a violare il nostro territorio, soprattutto laddove sono già evidenti criticità ambientali".



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