Tommaso Gioia sulle scelte della Provincia
giovedì 12 luglio 2012
Chi oggi fa politica all’interno di un partito, nel mio caso il PD, è costretto per farsi ascoltare dai vertici del partito a fare un comunicato stampa. Il mio segretario provinciale ignora da tempo le mie legittime richieste, e quelle pochissime volte che mi risponde prende impegni che puntualmente disattende. Posso immaginare con un sforzo di fantasia, che probabilmente il presidente Ferrarese ha condiviso la questione degli immobili cartolarizzati dall’ente provincia, con i gruppi consiliari, attraverso le apposite commissioni. Al tempo stesso, posso immaginare che avendo noi del PD l’assessore al bilancio, dovevamo conoscere la questione meglio degli altri. Posso solo fare opera d’immaginazione, perché pur facendo parte della direzione provinciale del PD, su questo argomento come su altri, non c’è stato alcun dibattito nel partito. La cosa grave è che oggi si parla del rifiuto di Ferrarese, degli assessori del Pd che stanno con Ferrarese, e non del fatto che il PD provinciale, ancora una volta è stato estromesso dal dibattito sulla gestione della cosa pubblica. Oramai chi occupa un posto nelle istituzioni, dimentica sistematicamente di essere lì per conto di un partito, e non basta sentire il segretario provinciale, peraltro notoriamente insofferente al dibattito interno, per mettersi l’anima in pace Coloro che occupano posti in rappresentanza di altri, hanno il dovere di chiedere, con la stessa forza con cui pretendono visibilità, una discussione democratica, all’interno degli organi di partito competenti, non nelle segrete stanze, la messa si celebra in chiesa non in sacrestia. Cari consiglieri, cari Assessori, e meno caro segretario quante volte ho portato all’attenzione della direzione queste, ed altre, problematiche, ma pochi sono quelli che spingono per una discussione negli organi competenti. Qualcuno potrebbe giustamente rimarcare il fatto che il PD provinciale è in linea con quello regionale, dove il dibattito, il confronto, la partecipazione degli organi è uguale a zero. La discussione nel partito è inesistente: legge elettorale, finanziamento dei partiti, privilegi, benefit e stipendi dei politici, numero massimo di mandati….. sono argomenti riservati all’attenzione di uno sparuto numero di persone, che decidono per tutti, e spesso in contrasto con il volere della maggioranza. Il mestiere e il dovere del segretario provinciale e di quello regionale è quello di sentire, su argomenti di importanza vitale per i cittadini, le assemblee preposte ed elette democraticamente, e decidere a maggioranza. Purtroppo, questo Blasi e Tarantino non lo hanno mai fatto,e questo loro modo di agire, arrogante e padronale, sta danneggiando irreversibilmente il nostro partito, ed la causa per la quale sempre più gente si allontana. Tacere a questo modo di fare equivale a rendersi complici, occorre denunciare ed intervenire, è indispensabile chiedere aiuto all’esterno per ripristinare la democrazia interna. Tommaso Gioia - Direzione Provinciale PD – Assemblea Regionale PD
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