Una scelta responsabile
mercoledì 18 aprile 2012
Azione Cattolica Italiana
Presidenza Diocesana di Brindisi-Ostuni
Brindisi, 01 aprile 2012
UNA SCELTA RESPONSABILE PER IL BENE COMUNE
In vista delle prossime elezioni amministrative del 6 – 7 maggio p.v., in continuità con il documento già
inviato ai segretari dei partiti politici, desideriamo condividere alcune riflessioni circa l’importante strumento
di democrazia di cui tutti noi disponiamo: il voto.
La nostra riflessione prende le mosse dalle parole del noto pensatore e politico cattolico Giuseppe Lazzati:
“C’è l’impegno pre-politico che è la partecipazione a quella progettazione, cioè farsi un’idea per essere
capaci di giudicare, entro certi confini, se quell’azione politica, definita nel tempo e nello spazio, è valida
per servire meglio l’uomo, in questo momento, dentro questa comunità, dentro questa città. Questo impegno
è compito ineludibile per ciascuno: se non so giudicare così, come farò a votare? E si vota a 18 anni! E
come sono <preparati> a votare i giovani a 18 anni? Non sanno neanche esattamente cosa vuol dire…”(G.
Lazzati- C.M. Martini, In politica da cristiani).
Riteniamo, infatti, che le elezioni rappresentino una delle espressioni fondamentali della democrazia, perché
esse permettono non solo di scegliere per il bene del Paese, ma anche di attirare l’attenzione sui bisogni reali
della nazione e del territorio e orientare la società verso il bene comune. A tal proposito, Papa Giovanni
Paolo II, in un Discorso al Convegno ecclesiale di Palermo nel 1995, ribadiva l’importanza di “contribuire a
ravvivare la coscienza morale della nazione, facendosi artigiani di unità e testimoni di speranza nella
società”.
Tutte le considerazioni e i presupposti finora sottolineati, lungi dalla presunzione di voler fornire una verità
pre-confezionata, ci consentono di tracciare alcuni punti di riferimento, utili all’elettore, allo scopo di
costruire un giudizio e favorire il dibattito e la riflessione:
1. E’ necessario tentare di andare oltre gli slogan ad effetto.
2. E’ importante conoscere bene le proposte elettorali, senza operare scelte dettate esclusivamente
dall'abitudine o dalla particolare simpatia che può ispirare un candidatoa piuttosto che un altroa.
3. Nel voto amministrativo conta la disponibilità e la capacità di creare le condizioni perché
l'amministrazione locale sia gestita con oculatezza, con lungimiranza e con attenzione verso tutti, a
partire dalla famiglia e dai più deboli.
4. E’ importante favorire il dibattito, il confronto e la “capacità di vedere innanzi tutto ciò che di
positivo c’è nell’altro, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio” (GIOVANNI PAOLO II, Novo
millennio ineunte, 2001, n. 43). In un tempo in cui sembra aver ragione sempre e solo chi urla di più,
accettare la sfida del confronto e del ragionamento non è indice di scarso piglio decisionale o di
incertezza, è segno piuttosto di serietà e di rispetto degli elettori, degli avversari e delle istituzioni.
5. Non si possono accettare comportamenti politici che istighino all’odio e al disprezzo per gli
avversari, che cedano agli insulti e alla denigrazione, che preferiscano gli attacchi alle persone
piuttosto che il confronto sui problemi e sulle proposte. Merita invece consenso chi accetta il
confronto sui problemi, senza inventare nemici da combattere, strumentali semplificazioni destrasinistra
o capri espiatori di comodo.
Infine, ribadiamo l'importanza del voto. Un diritto che va riconosciuto, valorizzato e difeso.
Custodire il diritto al voto, e dunque alla scelta, significa mettere in atto tutte le strategie possibili per
fronteggiare la deriva pubblicitaria di una campagna elettorale che mira solo ad acquisire consenso, più che a
promuovere dibattito e confronto. Informarsi e confrontarsi diventano allora elementi fondamentali per
attuare una scelta consapevole e per offrire il proprio personale contributo all'edificazione del bene comune.
Presidenza Diocesana di Brindisi-Ostuni
Brindisi, 01 aprile 2012
UNA SCELTA RESPONSABILE PER IL BENE COMUNE
In vista delle prossime elezioni amministrative del 6 – 7 maggio p.v., in continuità con il documento già
inviato ai segretari dei partiti politici, desideriamo condividere alcune riflessioni circa l’importante strumento
di democrazia di cui tutti noi disponiamo: il voto.
La nostra riflessione prende le mosse dalle parole del noto pensatore e politico cattolico Giuseppe Lazzati:
“C’è l’impegno pre-politico che è la partecipazione a quella progettazione, cioè farsi un’idea per essere
capaci di giudicare, entro certi confini, se quell’azione politica, definita nel tempo e nello spazio, è valida
per servire meglio l’uomo, in questo momento, dentro questa comunità, dentro questa città. Questo impegno
è compito ineludibile per ciascuno: se non so giudicare così, come farò a votare? E si vota a 18 anni! E
come sono <preparati> a votare i giovani a 18 anni? Non sanno neanche esattamente cosa vuol dire…”(G.
Lazzati- C.M. Martini, In politica da cristiani).
Riteniamo, infatti, che le elezioni rappresentino una delle espressioni fondamentali della democrazia, perché
esse permettono non solo di scegliere per il bene del Paese, ma anche di attirare l’attenzione sui bisogni reali
della nazione e del territorio e orientare la società verso il bene comune. A tal proposito, Papa Giovanni
Paolo II, in un Discorso al Convegno ecclesiale di Palermo nel 1995, ribadiva l’importanza di “contribuire a
ravvivare la coscienza morale della nazione, facendosi artigiani di unità e testimoni di speranza nella
società”.
Tutte le considerazioni e i presupposti finora sottolineati, lungi dalla presunzione di voler fornire una verità
pre-confezionata, ci consentono di tracciare alcuni punti di riferimento, utili all’elettore, allo scopo di
costruire un giudizio e favorire il dibattito e la riflessione:
1. E’ necessario tentare di andare oltre gli slogan ad effetto.
2. E’ importante conoscere bene le proposte elettorali, senza operare scelte dettate esclusivamente
dall'abitudine o dalla particolare simpatia che può ispirare un candidatoa piuttosto che un altroa.
3. Nel voto amministrativo conta la disponibilità e la capacità di creare le condizioni perché
l'amministrazione locale sia gestita con oculatezza, con lungimiranza e con attenzione verso tutti, a
partire dalla famiglia e dai più deboli.
4. E’ importante favorire il dibattito, il confronto e la “capacità di vedere innanzi tutto ciò che di
positivo c’è nell’altro, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio” (GIOVANNI PAOLO II, Novo
millennio ineunte, 2001, n. 43). In un tempo in cui sembra aver ragione sempre e solo chi urla di più,
accettare la sfida del confronto e del ragionamento non è indice di scarso piglio decisionale o di
incertezza, è segno piuttosto di serietà e di rispetto degli elettori, degli avversari e delle istituzioni.
5. Non si possono accettare comportamenti politici che istighino all’odio e al disprezzo per gli
avversari, che cedano agli insulti e alla denigrazione, che preferiscano gli attacchi alle persone
piuttosto che il confronto sui problemi e sulle proposte. Merita invece consenso chi accetta il
confronto sui problemi, senza inventare nemici da combattere, strumentali semplificazioni destrasinistra
o capri espiatori di comodo.
Infine, ribadiamo l'importanza del voto. Un diritto che va riconosciuto, valorizzato e difeso.
Custodire il diritto al voto, e dunque alla scelta, significa mettere in atto tutte le strategie possibili per
fronteggiare la deriva pubblicitaria di una campagna elettorale che mira solo ad acquisire consenso, più che a
promuovere dibattito e confronto. Informarsi e confrontarsi diventano allora elementi fondamentali per
attuare una scelta consapevole e per offrire il proprio personale contributo all'edificazione del bene comune.
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