TARANTO : MAZZARANO SU INQUINANTI ALL'EX ILVA
mercoledì 15 gennaio 2025
Inquinanti all'ex Ilva. Mazzarano: "Teniamo alta la guarda in vista del rinnovo Aia e della vendita della fabbrica"
Gli sforamenti di ossido di azoto, cianuri e fenoli dovrebbero portare alla sospensione temporanea dell'attività degli impianti".
Il riferimento del Presidente della Commissione Ambiente della Regione Michele Mazzarano, nell'odierna seduta, è ad un primo sforamento di ossido di azoto dal Camino E 137 di Acciaierie d'Italia, riscontrato a fine maggio attraverso un controllo di Arpa Puglia (223 milligrammi a fronte del limite giornaliero consentito di 100 mg/Nm3) e ad un secondo episodio a settembre, ma anche ad un campionamento di Ispra effettuato lo scorso giugno, con riferimento all'acqua, dal quale sono emersi livelli di cianuro scaricati ben 110 volte sopra il limite di emissione, e di fenoli di 14 volte più alti rispetto ai valori massimi consentiti.
"Abbiamo ben presente quanto sancito a giugno scorso dalla Corte di Giustizia Europea in merito alla necessaria interruzione dell'attività produttiva dell'acciaieria, nel momento in cui è a rischio la salute umana. Per questo motivo, teniamo alta l'attenzione, ascoltando le molteplici voci sull'inquinamento di derivazione industriale a Taranto. Ne deriva un quadro che si conferma preoccupante soprattutto alla luce della procedura in corso di revisione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, scaduta da un anno e mezzo. Nella proiezione futura di crescita della produzione di acciaio nei prossimi, sono immaginabili quindi gli ulteriori aumenti di inquinanti proporzionalmente all'intensificarsi dell'attività produttiva.
Allarma particolarmente quanto riferito dall'ordine dei Medici attraverso la dottoressa Moschetti circa l'aumento, legato alla complessiva attività industriale, di morti per malattie cardiovascolari e respiratorie, di rischio di ictus, della crescita del numero di casi di disturbi dello spettro autistico, di malattie neurologiche che peraltro si sviluppano in maniera subdola e nel lungo periodo.
Ragion per cui, auspichiamo che il Governo valuti con particolare attenzione l'investitore che dovrà acquisire lo stabilimento affinché la scelta ricada su chi offre le migliori garanzie sul piano sanitario e ambientale, oltreché su quello occupazionale".
Ufficiostampamazzarano
Gli sforamenti di ossido di azoto, cianuri e fenoli dovrebbero portare alla sospensione temporanea dell'attività degli impianti".
Il riferimento del Presidente della Commissione Ambiente della Regione Michele Mazzarano, nell'odierna seduta, è ad un primo sforamento di ossido di azoto dal Camino E 137 di Acciaierie d'Italia, riscontrato a fine maggio attraverso un controllo di Arpa Puglia (223 milligrammi a fronte del limite giornaliero consentito di 100 mg/Nm3) e ad un secondo episodio a settembre, ma anche ad un campionamento di Ispra effettuato lo scorso giugno, con riferimento all'acqua, dal quale sono emersi livelli di cianuro scaricati ben 110 volte sopra il limite di emissione, e di fenoli di 14 volte più alti rispetto ai valori massimi consentiti.
"Abbiamo ben presente quanto sancito a giugno scorso dalla Corte di Giustizia Europea in merito alla necessaria interruzione dell'attività produttiva dell'acciaieria, nel momento in cui è a rischio la salute umana. Per questo motivo, teniamo alta l'attenzione, ascoltando le molteplici voci sull'inquinamento di derivazione industriale a Taranto. Ne deriva un quadro che si conferma preoccupante soprattutto alla luce della procedura in corso di revisione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, scaduta da un anno e mezzo. Nella proiezione futura di crescita della produzione di acciaio nei prossimi, sono immaginabili quindi gli ulteriori aumenti di inquinanti proporzionalmente all'intensificarsi dell'attività produttiva.
Allarma particolarmente quanto riferito dall'ordine dei Medici attraverso la dottoressa Moschetti circa l'aumento, legato alla complessiva attività industriale, di morti per malattie cardiovascolari e respiratorie, di rischio di ictus, della crescita del numero di casi di disturbi dello spettro autistico, di malattie neurologiche che peraltro si sviluppano in maniera subdola e nel lungo periodo.
Ragion per cui, auspichiamo che il Governo valuti con particolare attenzione l'investitore che dovrà acquisire lo stabilimento affinché la scelta ricada su chi offre le migliori garanzie sul piano sanitario e ambientale, oltreché su quello occupazionale".
Ufficiostampamazzarano
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